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Nekropunta - Morte incubi e distruzione

by Nekropunta

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1.
Dieci anni di catrame nei polmoni non mi hanno fatto male quanto queste risate spudorate tutte uguali, sputate da migliaia di coglioni. Cercherò di starmene in disparte, sentirsi come un figlio non voluto, convincermi a lasciarmelo alle spalle evitando di restare tra la gente. Lasciarsi morire, con gli anni che passano, non perdere i sogni se è quello che ti resta. La ragione la volete e siete in tanti, non per questo viene vista verità, se credete che sia onesto essere poveri nel animo ma non nel portafogli. Distese di morti che danzano, fiumi di menti nascoste, incubi controllati da aborti, corpi che piovono morti. Aiutami a cercare di guarire, ho trovato questi fogli su di me, è una voce che mi illumina il passato, è un pianto che non voglio ricordare. Mi han sempre fatto credere che sono normale, un individuo mediocre, uno nel mucchio che impazzirà costretti a sanguinare, soffocati nel vomito.
2.
Vi prego sono innocente volevo solo dire la mia, troppi anni passati nel limbo seduto in mezzo al cerchio. Non vedo l'indomani e col rosso della sera ho in spalla un altro peso che mi spezzerà la schiena. Statico. Il patto con la morte è averla già riempita, vivere non serve se incido la mia vita. Scrivere di me controllare il mio futuro, mucchi d'ossa tra i rimorsi e il cranio contro il muro. Masse di pezzenti calpestano gli stolti, è facile ammaliarli con denaro e soldi sporchi, è un gioco di prestigio lo guardi ma non vedi, sei stato ipnotizzato e nel cerchio ti risiedi. Statico.
3.
Sia fatta la tua volontà, lodato da chi ti circonda, rimangono troppi seguaci che ancora si strappano gli occhi. Per vivere nel mistero della fede e dell' incertezza, che predica la povertà e agisce nella ricchezza. Mandavi tuo figlio a morire, tra chiodi e corone di spine, lo sai che vuol dire soffrire? Non dovresti essere buono? La chiesa che ancora oggi trasmette il terrore di Dio, che uccide, ti mette alla prova, insegna cos'è il perdono e punisce per l'eternità.
4.
La paura della morte sverginata dalle occhiaie nelle notti in preda all’ansia mentre implori pietà. E le formiche lo sanno, questo è il gioco del sistema, ti masturbano il cervello e poi ti rendono umano. E le formiche, lo sanno, hanno il peso sulla schiena della monotonia che si traveste da troia. E’ una vita che non riesco più a levarmela di torno mi si aggrappa ad ogni goccia di sangue che perdo. Distruggimi e scava dentro me, distruggimi lasciato al mio dolore, distruggimi e portami via il cuore. Da quando sono nato vivo solo con lei, non capisco il motivo ma mi lacera dentro, la mia vita è come sabbia che scompare tra le dita programmato e sorvegliato come una formica. Come in un serpente che si morde la coda, è la monotonia che ti inietta veleno, conta pure tutti i calendari che puoi e chiediti davvero se ne vale la pena, hai mai guardato oltre e hai sperato di meglio passando questa notte un’altra volta da sveglio.
5.
Vuoti mentali, una vita spezzata coi polsi in catene. Respiri crudeli tra sguardi di ghiaccio e sospiri d'intesa. Ho bisogno di urlare! Fissi nel vuoto e leggi i pensieri, le voci che senti ti osservano sempre e in quell'ultima volta diffidi. Le stelle ti danno consiglio se è la vita a voltarti le spalle, le ustioni non hanno clemenza, è curioso per chi non ne ha. Non ti riesce a capire, non ti vuole capire. Il falso sorriso che colgo negli occhi uccide chi è debole dentro e lo porta verso la luce. Ho bisogno di urlare! Non voglio voltargli le spalle, nascondermi dietro a uno specchio, il cielo rapisce i respiri, sputare la rabbia che ho dentro, è uscire dal corpo.
6.
Un’altra barriera che porta a schivare gli sguardi, non riesci negli occhi a guardarli, cadendo in profondi silenzi. La luna nasconde le ombre di un sole che è troppo distante, che macchia il cammino di nero con l’animo sporco di un uomo. Riposerai solo annegato in un altro bicchiere, rifugio in quel cimitero che ti annebbia e ti fa stare bene. Lasciato alla notte, scavato dal tempo, è una fossa comune tra falsità e delusione. Odiali tutti. Fa freddo vero?
7.
Sei mai stato rinchiuso? Dagli spifferi filtra la luce, c'è un velo d'aria pulita che annebbia le tue preghiere, che sfocia attraverso le vene. La bara si pone straziante, lo senti il respiro pesante di chi non si lascia per vinto, chi soffoca, ed è prigioniero di questo recinto? Le labbra secche da quella polvere che annebbia la via. Sul tuo cammino il filo d'aria lo odi è solo un'altra agonia. Pagando il reato di un pazzo che ha perso la sua umanità, costretto ad un ergastolo sporco di chi non lo sconterà mai. La donna disperata sul bunker, ora porta i suoi gigli piangendo. In fondo sei solo un bambino. Sei sempre rimasto bambino.
8.
Smetterò mai di mentire a me stesso? Un clone a me uguale che nasce e mi uccide, mi stringe la mano, mi fa i complimenti e pugnala alle spalle. E' il nemico di me! Mi abbraccia ride e mi sussurra un altro addio. Mi ha sostituito violenta il mio ego, non c'è evoluzione non c'è regressione. Rinasco ogni giorno e infrango promesse, illusioni e speranze e lo faccio per me! Mi inciderò la pelle firmando il giuramento, non perderò la rotta oppresso dagli abissi, risorgerò dal fondo non sarò più nemico di me stesso ...o forse no?
9.
Lasciami un libero sfogo. Stringermi forte e tenermi vicino non ti servirà per strapparmi al destino, è il mio ultimo giorno, lo sento nel sangue. Le gocce di pioggia sul viso che sfuggono al rumore delle città. Un cancello di nubi copre il mio paradiso, l'asfalto trema, il fuoco si scatena, ti dono un sorriso. Pesanti respiri tra ricordi sereni che si sfocano in ombra. Un vecchio poeta, una maschera allegra tra i tuoi sogni di carta. In questo stupido gioco sei un punto nel cielo che svanirà col tempo, asciugo i miei dolori. Ti stringo in un pianto. I battiti del cuore ti fanno trasalire se ogni esperienza insegna a cercar di non dormire, è solo uno spreco di vivere, c'é sempre un motivo ai momenti di follia é questo che non capite. Perché é l'egoismo che rompe la corda e strappa dal volto il sorriso, danzerò fino a quando avrò raggiunto il mio scopo: il nulla nell'aria. E quando chiudo gli occhi e lascio tutto svanire e le promesse del passato mi sussurrano storie antiche su una fine vissuta, ormai lasciata a metà, e all'orizzonte la brezza vibra sulle corde che producono note di pianto e nostalgia, come ruggine sulla quale piove e pioverà per sempre.
10.
Il rosso che piango dagli occhi, che il tempo ormai ha consumato, non serve per tornare indietro, non può illuminare le notti, non può cancellare il passato. Le grida strazianti nel buio non so se le sto immaginando, ucciso da un solo pensiero, in una prigione sofferta il senno mi sta abbandonando. Marcire tra gli esperti che manipolano teste per convincermi che questo è il percorso per guarire, parlare su un lettino di quel poco che mi resta e aspettare di morire. Stregato da quelle lancette, lo spirito spento e rinchiuso, il panico in una finestra non so più nemmeno sperare, l'angoscia mi rende confuso. Il numero di un mattatoio, marchiato a fuoco come un animale da pascolo eliminato dal gregge e fatto dimenticare in una stanza, dove non posso vedere nessuno perchè reputato pericoloso, è inutile scavare non mi conoscerete mai. Marcire tra gli esperti che manipolano teste per convincermi che questo è il percorso per guarire, parlare su un lettino di quel poco che mi resta aspettando di impazzire.
11.
Buona notte! Ma ‘sta volta è per sempre. Ti sei ricordato di tutti o hai lasciato in sospeso i saluti? Pescando le tue carte il mazzo è sempre più leggero, ringrazia se sei in fondo e se hai concluso la partita, non tutti ce la fanno, sai io non l'ho finita. Ma non ti consola, non frena l'angoscia. Non credo di essere superiore, non credo nella bontà dell' universo. Credevo solo che restando uniti non saremmo mai stati schiacciati dal mondo ma la mia convinzione é solo una stupida utopia, e ho paura. Ogni stanza che varco è sempre più buia, l'ultima porta separerà l'inizio dalla fine. Vorrei poter sfumare lo sguardo e trascurare i ricordi perchè se sto lacrimando è solo per colpa loro. Il mio ultimo desiderio è di poterli conservare, in fondo è solo in eterno! Si appannano gli occhi se ti alzi di scatto, se fissi la luce e come petrolio nel mare si evolve in qualcosa di truce. E’ in questa agonia che ora tiro le somme e mi accorgo che forse non hai fatto abbastanza, ma chi davvero ci riesce se sei solo un ragazzo a pescare tutto il mazzo? Spero solo che non mi dimenticherai così potremo vivere per sempre!
12.
L'oscuro è ciò che giace sul fondo delle vostre anime cupe. Si accende, rimane sui vostri fondali, dove giusto o sbagliato non serve se sei un parassita, un viscido verme. Riesci ancora a guardarmi? Osservarti è una droga, il terrore ti tiene in un pugno, è una cruda e banale apparenza della quale non riesci a far senza. Ti han dato una scelta, è tua la risposta, e col tempo che passa non sei un uomo migliore, succhiata la linfa sei un corpo finito, un fiore appassito tra menzogna e finzione. Lasciato affogare in una tremenda palude, seviziato apri gli occhi è una maledizione se il fango li ha coperti non devono fermarti. Riesci ancora a guardarmi?
13.
Rieccoci ancora a parlare, a buttare parole nel vento. No! Non non mi sto sprecando se sei in ascolto. Lamette nella gola le mani sporche ancora si sta seccando il sangue con l'ascesa dell'aurora. Non sono morto. La rabbia che fermenta non basterà, non servirà a fermare un’altra vittima del gioco. Nessuno é preoccupato, ormai è normalità?! É un cancro che procede, se non reagisci uccide. Un altro sorso ancora uno, di nausea e disgusto che bevo da giorni, non riuscirà mai a placare una sete che dimora da sempre nelle anime spente.
14.
Un uomo vestito di bianco, mi prese da parte e mi disse: ”imparerai ad amare, sei piccolo per potermi capire", oggi non vedo differenza vi riesco solo ad odiare. Odio chi mi circonda e mi piacerebbe rincontrare quel vecchio e chiedergli quanto dovrò aspettare per dargli ragione. Se non dovrò avere più nulla da perdere. Sono io che sbaglio o solo io vedo la polvere? Il mio essere ottuso mi frena, ha seppellito le ultime speranze di vedere un mondo migliore, ha scavato una tomba e ha portato con se quel ultimo spirito che sognava si potesse ancora cambiare qualcosa. Tornerò alla terra quando finirà l’inerzia, e quante volte ancora riceverò consigli? E quante volte ancora dovrò rendermi conto che non sono serviti a nulla? Soffoca il rispetto e sopravviverai, solo così sarai un altro pesce che occupa l’acquario e si sente il più forte ma non conosce l’oceano, la libertà e non la vedrà mai. Tu cosa ti aspetti? E come pensi di arrivare alla fine?

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released June 21, 2018

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